Tutto ciò che conta. Le parole chiave sono queste quattro: tutto/ciò/che/conta.
Cosa è MOW? Chi siamo? Cominciamo dal dire che MOW sta per Men on Wheels. Continuiamo spiegando che MOW si pronuncia MOU ma a noi piace chiamarlo anche MOV. To mow in inglese significa falciare, tagliare, rasare, ma anche mangiare con foga, aggressivamente. Divorare.
Queste traduzioni ci piacciono tutte, ma la cosa che più ci piace è dire che per noi i MOW sono gli uomini in continuo movimento, sulle ruote di un’auto, di una moto o di qualsiasi cosa oppure con le ruote che girano dentro la testa, uomini coraggiosi, capaci di tagliare con il passato e di affrontare (divorare) ciò che sta arrivando, uomini che sanno che l’impegno vale più del talento, ma che bisogna impegnarsi per trovare il proprio, di talento. Uomini, in una parola, veloci. Perché la velocità è una delle lezioni, la più importante, che abbiamo dovuto imparare da questo periodo di lockdown (si può andare veloci ma soprattutto si è veloci, come spiega bene Luca Betrice nella prima delle nostre Lezioni italiane, che sì, fanno il verso a quelle americane di Calvino). O ti adatti o perdi. O cambi o muori. L’essere umano - ovunque sia diretto, ovunque vada - più è veloce ad adattarsi, più è veloce a cambiare e più facilmente riuscirà a realizzarsi. È così, lo è sempre stato, lo sarà sempre. E l’uomo veloce sa una cosa, fondamentale: che non perde mai. O vince o impara (Nelson Mandela).
Ecco: MOW sarà un manuale per uomini veloci. Che parlerà di moto, auto e tutto ciò che conta (Motorcycle, Car & All that matters: il nostro motto). E tutto ciò che conta è ciò che ci appassiona, che ci fa godere, che genera reazioni forti. Avanti: cosa interessa a voi? Di cosa parlate voi? Volete davvero sapere quali sono le 5 cose da comprare? Sì, ok: ma solo questo? Volete davvero sapere tutto su quell'attore emergente? Sì, certo: ma solo questo? Qui su MOW parleremo soprattutto di argomenti che vi fanno discutere, divisivi, che ispirano. Di visioni. E ne parleremo con un linguaggio a prova di uomo, un uomo veloce, che vuole arrivare subito al punto, quindi essenziale, diretto, provocatorio. Per tutto ciò che conta intendiamo le storie, i personaggi, gli argomenti che ci mettono alla prova, che ci fanno migliorare. Perché di questo abbiamo bisogno: di superarci continuamente, di pensare veloci, agire veloci, giocare veloci (sta citazione invece è di Helenio Herrera). Pensare, agire, giocare: tre verbi che fanno parte di tutti noi.
È per questo che su MOW troverete delle funzioni innovative:
- il tap&shop (clicca e vai subito ad acquistare) che trovate nella cover story e troverete in qualsiasi video o foto molto presto
- la versione audio di molti articoli (ascoltate quello di Ernesto D'Argenio, livello alto)
- le MOW Stories, contenuti con una grafica ispirata alle storie di Instagram e indicizzabili anche su Google
MOW, come è giusto che sia oggi, ha un design mobile first. Da smartphone potete godere a pieno il layout con uno sviluppo verticale, senza separazione tra un contenuto e l’altro, con immagini a contrasto e colori forti e accesi, che ci dà un aspetto distante da quello di un media tradizionale.
Siamo qui. Siamo arrivati. Un grazie enorme all'editore Ippolito Fassati, lungimirante come pochi e fondatore di tutto il fantastico (e velocissimo) network formato da Moto.it e Automoto.it. Adesso leggeteci, guardateci, ascoltateci. Aspettiamo le vostre critiche, i vostri suggerimenti, anche le vostre offese se volete. Non ci scandalizziamo. Scriveteci. Scrivetemi ([email protected]). L'inidirizzo è pure qui sotto. Non ci tireremo indietro mai. E saremo veloci, promesso.
#thisismow
MOW - Men on Wheels
Editor in chief
Moreno Pisto
[email protected]
Art director
Cinzia Giacumbo
[email protected]
Content manager
Alberto Capra
[email protected]
In the office
Cristina Bacchetti
Serena Liso
Giulia Toninelli (anche social)
MOW è un brand di AUTOMOTO NETWORK
AutoMoto.it e Moto.it
CRM Srl
Via Melzo 9
20129 Milano
P. IVA/C.F./Registro Imprese Milano 11921100159
Capitale Sociale Euro 10.000 i.v.
AD
Ippolito Fassati
CIO
Davide Bortoli